Il progetto

Il progetto “Tessuti SOCIALI” nasce dall’esigenza di allargare il bacino d’utenza del Museo del Tessuto di Prato e far conoscere alle comunità straniere presenti nel territorio, in modo semplice e attrattivo, lo spazio museale, le collezioni e le attività educative proposte. Le comunità straniere presenti in città sono 125, ma quelle coinvolte nel progetto sono quattro: la comunità cinese, albanese, marocchina e pakistana.

La scarsa fruizione del patrimonio museale da parte del pubblico degli immigrati adulti non è riconducibile esclusivamente a difficoltà con la lingua italiana. Le azioni messe in campo vanno a lavorare principalmente sulla motivazione. Vogliamo che il Museo del Tessuto diventi un luogo di incontro e di scambio, un luogo di dialogo interculturale, un luogo dove riconoscersi, dove raccontare e condividere la propria storia, le tradizioni del proprio paese d’origine.

Il progetto, in senso più ampio, vuole realizzare un modello di fruizione degli spazi museali che potrà essere adottato, con i dovuti cambiamenti, da tutti i musei interessati della filiera culturale regionale e nazionale.

Il progetto è iniziato ad aprile 2020 e si è svolto nel pieno della pandemia da Covid-19. Il regime di distanziamento fisico e sociale imposto dall’emergenza sanitaria ha pesantemente condizionato e rallentato le azioni progettuali. Nonostante tutto, in questi due anni, sono stati prodotti:

  1. un’indagine socioculturale con interviste a testimoni privilegiati delle quattro comunità coinvolte e questionari digitali in italiano, in albanese, in arabo, in cinese e in urdu;
  2. attività di formazione e laboratori in presenza con studenti della scuola primaria, secondaria di I e II grado della città di Prato;
  3. attività, laboratori, incontri e conversazioni in presenza con adulti delle comunità straniere;
  4. materiali e percorsi interattivi in rete alla scoperta degli spazi e delle collezioni del Museo del Tessuto volti alla valorizzazione del patrimonio museale e della lingua italiana;
  5. un percorso museale facilitato con l’ausilio di un semplice Qr Code, che consentirà di visitare in maniera autonoma il Museo con la possibilità di ascoltare degli audio in italiano semplificato, albanese, arabo, cinese e urdu.